Il Corriere Musicale reviews Leif Ove’s recital in Milan

“Andsnes è un pianista che guadagna molto ad essere ascoltato dal vivo, perché la sua naturale pudicizia e assenza della ricerca di effetti che rendevano talvolta un poco algide certe sue esecuzioni in disco lasciano lo spazio a un più coinvolgente rapporto con il pubblico, alla libera manifestazione di un pensiero pur veicolato attraverso un pianismo sempre estremamente controllato. Oggi alle soglie dei cinquant’anni Andsnes è un artista completo, che utilizza una tecnica pressoché perfetta, una grande cura del suono (che si è ulteriormente irrobustito) come piattaforma per comunicare il proprio punto di vista nei confronti di un repertorio che è rimasto sì relativamente limitato, ma la cui estensione procede sempre attraverso scelte assai personali. Ad Andsnes non interessano le “integrali”, le analisi del repertorio in base a comparti cronologici: quello che conta è pur sempre il proprio rapporto con determinati elementi della letteratura musicale a lui particolarmente congeniali. La sua è sempre una lettura che tiene conto della tradizione e della possibile analisi a più livelli del testo, ma che tende a far risaltare maggiormente il lato comunicativo, di accesso più immediato, appoggiandosi a un cantabile intenso ma mai semplicistico. Il contrario, dunque, di quanto fanno molti artisti che sembrano più interessati a vivisezionare una pagina musicale nascondendosi dietro a una presunta oggettività che spesso non approda a un esito concertistico davvero convincente.”

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Source: Il Corriere Musicale